Cambiano le cose nel mondo del turismo: il Consiglio di Stato introduce l’obbligo di verifica diretta degli ospiti in hotel.
Il settore turistico ultimamente è soggetto a numerose revisioni in fatto di regolamenti e obblighi. Con la costante crescita di proposta nell’ambito degli affitti brevi, attività diffusasi anche tra privati, al di là delle strutture ricettive vere e proprie, il governo cerca delle strette che mettano freni a potenziali pericoli e illegalità.

Dopo numerose controversie e numerosi tentativi volti a rendere i check in “a prova di legge”, l’ultima decisione presa dal Consiglio di Stato ribadisce l’obbligo di verificare di persona l’identità dei propri ospiti. A parlare è Federalberghi, con presidente Bernabò Bocca, il quale accoglie la sentenza come un passo in più verso una condizione di maggiore sicurezza collettiva.
Check in, obbligo di verifica degli ospiti di persona
La sentenza del 21 novembre del Consiglio di Stato, ha annullato il provvedimento del TAR Lazio dello scorso maggio, il quale aveva sospeso l’efficacia della circolare del Viminale che specificava l’obbligo di riconoscimento de visu degli ospiti nel settore turistico.

La decisione presa dal Consiglio di Stato chiarisce la normativa in essere una volta per tutte. Coinvolge hotel, b&b, affittacamere, campeggi e locazioni brevi: non solo vige l’obbligo di trasmettere alle autorità il documento d’identità degli alloggiati, ma l’unica forma di check in che ammette è quella fisica.
I gestori delle strutture ricettive devono verificare personalmente l’identità di chi ospitano presentandosi di persona al momento del check in. Federalberghi sottolinea quanto questo passaggio sia importante per la sicurezza e la tutela della collettività.
Ammesso solo il check in di persona: obbligo per strutture ricettive di ogni genere
Le strutture ricettive, con apposite reception e personale dipendente, da sempre mantengono e rispettano questi obblighi. La diffusione della pratica delle locazioni brevi presso abitazioni private ha portato subbuglio. Il check in a distanza che facilita la gestione degli accessi per i gestori ma le conseguenze per la collettività sono state disastrose.

Latitanti e pericolosi malviventi, quando hanno alloggiato nelle strutture alberghiere, sono stati riconosciuti immediatamente per via della trasmissione dei dati alle autorità. Prendiamo ad esempio l’arresto di due cittadini turchi armati in un B&B di Viterbo, nonché casi di fermo di narcotrafficanti a Roma e Sirmione, Brescia, Perugia, Jesolo e Montecatini.
Il sistema Alloggiati Web della Polizia di Stato, in collaborazione con le strutture ricettive come hotel e B&B, nel tempo ha dato prova della sua efficacia. Come sottolineato a Federalberghi, la sicurezza non è opzionale né un aggravio burocratico. E’ piuttosto un dovere che tutela tutti e l’impegno dei gestori delle strutture di riconoscere visivamente gli ospiti è un presidio fondamentale di legalità.
Il Consiglio di Stato ribadisce l’obbligo di verifica di persona degli ospiti
Il provvedimento ha fatto nuovamente emergere la differenza tra gli obblighi rispettati dalle strutture alberghiere e le negligenze delle locazioni breve. “La regola deve essere uguale per tutti”, sottolinea Federalberghi. La decisione del Consiglio di Stato vuole riportare ordine in un settore che negli ultimi tempi aveva visto sorgere incertezze ed interpretazioni contrastanti.





