Richiamato dal mercato: chiunque abbia acquistato questo salame, lo riporti immediatamente indietro senza mangiarlo.
E’ stato richiamato dal mercato, questo lotto di salame particolarmente gettonato. Tutti coloro che lo hanno portato a casa, sono invitati e restituirlo presso il punto dove è stato acquistato senza mangiarlo. E’ fortemente sconsigliato assaggiarlo per capire se è buono o meno.
Talvolta, errori commessi nel corso di un processo di produzione possono comportare anche gravi conseguenze per la salute. Ecco perché i consumatori dovrebbero regolarmente consultare la lista dedicata ai richiami, esposta sul portale ufficiale del Ministero della Salute.
Nelle ultime ore, il Ministero della Salute ha messo al centro di una campagna d’allarmismo un salame artigianale facilmente reperibile nella grande distribuzione in tutta Italia. Solo poche ore fa, l’allerta è stata resa nota e si sta procedendo con un richiamo precauzionale del prodotto.
Parliamo di un lotto di salame della Società Agricola Ortenzi Carlo. Il motivo che ha spinto al richiamo è indicato sullo stesso avviso: si pensa ad un rischio microbiologico non specificato nei dettagli. Il lotto “incriminato” è datato 08/09/25.
Il provvedimento non riporta una data di scadenza o un termine minimo di conservazione (TMC) né immagini del prodotto, formato di vendita o peso. Purtroppo, sono molte poche le specifiche che consentono di identificarlo ed escludere prodotti similari.
Sappiamo che lo stabilimento di produzione del salame si trova in Contrada Colle 18 a Monte San Pietrangeli, in provincia di Fermo. In via precauzionale, l’azienda chiede di non consumare il prodotto che riporti la data di produzione sopra indicata.
Chi ne è in possesso, deve restituirlo presso il punto vendita dove lo ha acquistato. La data di produzione è l’unico elemento che consente di identificare meglio il salame da non consumare: in caso di dubbi, è bene riportare indietro il prodotto e chiedere delucidazioni.
Ricordiamo che, solo nel corso del 2025, sono stati richiamati ben 550 prodotti provenienti da aziende produttrici diverse e riportanti marchi diversi. Il problema del rischio contaminazione individuato solo dopo la distribuzione del prodotto è un problema importante che costituisce una debolezza nel nostro sistema industriale o produttivo nell’ambito alimentare.
Tenendo conto del numero importante di richiami effettuati, è bene diffondere l’informazione tra i consumatori e prendere l’abitudine di consultare con regolarità la lista dei richiami pubblicata online. Un gesto di pochi secondi può salvare da conseguenze inaspettate e gravi legate al consumo di cibo contaminato. Contrariamente a quello che comunemente si pensa, la presenza di un prodotto sugli scaffali di un supermercato non garantisce la sua conformità agli standard di salute e sicurezza.