Il boom dei vecchi giocattoli, un’operazione nostalgia che porta a rivalutarli e a farli valere davvero un mucchio di soldi.
Le cantine e le soffitte, per anni semplici depositi di oggetti dimenticati, oggi si stanno trasformando in vere miniere d’oro: sono soprattutto i giocattoli degli anni Ottanta, quelli che molti di noi hanno amato, consumato e poi riposto in una scatola di cartone, a tornare in scena in maniera davvero inconsueta, ma questa volta sul palcoscenico delle aste internazionali. E i prezzi raggiunti sono sorprendentemente alti.
A competere per accaparrarsi questi giochi sono soprattutto adulti che, da bambini, sognavano quegli oggetti e che ora hanno il potere d’acquisto per partecipare a queste aste e acquistarli nelle migliori condizioni possibili. Negli ultimi anni, da questo punto di vista, si è assistito a un aumento impressionante dell’interesse per i giocattoli vintage, in particolare quelli del decennio Ottanta: si va dai giochi in scatola alle vecchie consolle.
La nostalgia, certo, gioca un ruolo fondamentale: possedere una copia sigillata di Super Mario Bros, quello della Nintendo uscito esattamente 40 anni fa, o una cartuccia immacolata di The Legend of Zelda, creata da Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka nel 1986 sempre per Nintendo, significa ritrovare un momento felice della propria infanzia. Ma non è solo questo. La competizione nelle aste è diventata serrata, e collezionisti con tasche profonde sono pronti a fare offerte importanti pur di portarsi a casa un pezzo raro.
Insomma, se prima avreste affidato volentieri quei pezzi a qualche svuota cantine, è il momento di rivedere tutto come un bene di investimento e la loro valutazione dipende soprattutto da tre fattori: rarità, condizione e originalità. Un esemplare ben conservato può raggiungere cifre sorprendenti: ad esempio, le cartucce di giochi sigillati possono valere migliaia di euro e le copie mai aperte dei titoli iconici sono ormai vere reliquie per collezionisti.
La gara ad accaparrarsi pezzi rari non riguarda però soltanto le vecchie cartucce: le bambole, ad esempio, spopolano eccome se spopolano. Modelli come la mitica Samantha Parkington (ancor più rara in Italia) sono ricercatissimi, e le sue valutazioni arrivano anche a cifre lunari come 800 euro per un modello. Ancora meglio se questi modelli di bambola sono completi di accessori originali o confezione integra. Nell’elenco, sono finite anche le action figure rare e le VHS, meglio se incellofanate.
Non preoccupatevi se magari qualcuno di questi giocattoli vi può apparire malandato: anche oggetti con un minimo di usura possono mantenere un valore significativo, perché la scarsità domina il mercato, quindi non scartate nulla senza aver verificato, nemmeno qualche vecchio secchio pieno di costruzioni Lego. Gli anni Ottanta rappresentano per molti un ricordo felice e possedere un giocattolo originale di quell’epoca è un modo per recuperare un frammento di identità.