Quali sono le conseguenze del mangiare quotidianamente verdure a foglia verde: la reazione del nostro corpo.
Le verdure a foglia verde – come lattuga, spinaci, cavolo, rucola, bietole, cavolo nero, per citare le principali – sono spesso definite “super-cibi” per un motivo molto semplice: offrono un’alta densità di nutrienti essenziali che il nostro corpo fatica ad assumere in quantità sufficienti con altri alimenti. Contengono ad esempio la vitamina A, fondamentale per la vista e la salute della pelle, poi vitamina K, importante per la coagulazione e la salute delle ossa.
Contengono inoltre i folati – detti anche vitamina B9 – che sono utili per la sintesi del DNA e la salute del sistema nervoso, quindi minerali come ferro, calcio, magnesio e potassio, altri elementi essenziali per la salute di ossa, muscoli, funzione cardiaca e equilibrio idrico. In ultimo, ricordiamo che sono ricche di fibre, antiossidanti, come luteina e zeaxantina, nitrati naturali, importanti per la vista, la circolazione, la salute cardiaca, la funzione cellulare.
Insomma, sono senza dubbio degli alimenti che non possono mancare da una dieta equilibrata: integrarli può portare a diversi benefici per la salute. Grazie all’elevato contenuto di fibre, favoriscono regolarità e transitività intestinale, ci sono poi nutrienti essenziali e minerali che sostengono metabolismo, ossa e muscoli, e ancora nitrati naturali e potassio, che possono favorire una vasodilatazione sana, contribuendo a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo.
Le verdure a foglia verde fanno bene alla vista e in generale alla salute dei nostri occhi, per via di antiossidanti come luteina e zeaxantina, che proteggono la retina e rallentano fenomeni legati all’età; fanno ancora bene a ossa e denti, grazie a calcio e vitamina K. Massimamente raccomandato è il consumo se si vuole proteggere il nostro cervello dall’invecchiamento, e infine per la riduzione del rischio di incorrere in malattie croniche.
Ma come ogni alimento, anche questo genere di alimenti deve essere consumato con consapevolezza e ci sono situazioni che sono particolarmente meritevoli di attenzione. Per fare un esempio, la presenza di ossalati, fitati, goitrogeni può ridurre la capacità di assorbimento e quindi questa tipologia di verdure può risultare difficile da digerire. Per chi è predisposto, un consumo elevato di verdure ricche di ossalati potrebbe aumentare il rischio di calcoli renali.
Altra problematica è legata alla presenza di vitamina K, che si trova in grandi quantità, e che può interferire con alcuni farmaci anticoagulanti. Chi assume questi farmaci dovrebbe mantenere un’assunzione costante e consultarne l’uso con il medico, mentre in generale il consiglio è di variare nel consumo di queste verdure e non di assumerne di una sola tipologia: questo ti aiuta a coprire il più possibile il ventaglio di nutrienti. Ottimo è infine l’abbinamento con pomodori, peperoni, avocado, olio d’oliva, noci.