La morte della giovane Romina Del Gaudio, uccisa nel 2004, resta un giallo: un mistero che non trova soluzione, ma cosa sappiamo?
Era il 4 giugno del 2004 quando di Romina Del Gaudio, 20enne di Napoli, si perdevano le tracce. Quel giorno, la ragazza era uscita, come ogni mattina, per recarsi sul posto di lavoro, ad Aversa, dove era impiegata in un negozio di telefonia. Al negozio, però, non era mai giunta. I colleghi, all’ora di pranzo, avevano iniziato a preoccuparsi.
Romina non si era presentata al lavoro per l’intera mattinata, cosa insolita per lei. Nessuno sapeva che fine avesse fatto, in serata le Forze dell’Ordine erano state contattate per avviare le ricerche, ricerche che erano andate avanti per ben 45 giorni, fino a quando il corpo della povera Romina non era stato ritrovato nei pressi del bosco della Reale Tenuta di Carditello, a San Tammaro, in provincia di Caserta.
I testimoni avevano rivelato di aver notato Romina, quella mattina, passeggiare a Piazza Magenta, altri, invece, avevano dichiarato di averla vista salire su un’auto di colore scuro, insieme a due uomini che sembrano molesti. Una donna aveva riferito ai Carabinieri di aver visto un uomo urlare alla ragazza. Nonostante la targa dell’automobile, parzialmente memorizzata dai passanti, le indagini non hanno mai portato a nulla di concreto.
Il cadavere della giovane ritrovato nel bosco, versava in avanzato stato di decomposizione. Romina era stata uccisa con diverse coltellate alla schiena e con due colpi di pistola sparati alla testa. Attorno al cadavere erano sparsi i suoi indumenti e alcuni oggetti personali. Romina era stata violentata, prima di essere massacrata. Un omicidio brutale.
Secondo gli inquirenti, l’omicidio era stato premeditato, così come erano stati previsti il rapimento e la violenza carnale. Le indagini hanno portato a ipotizzare il coinvolgimento di due uomini. A essere sospettate, diverse persone, alle quale sono stati prelevati campioni di DNA, ma le analisi in laboratorio non hanno portato a nulla.
Tante le piste seguite dagli inquirenti, poche le risposte, tanto che dopo qualche anno il caso era stato archiviato. Nel 2019 la riapertura e poi di nuovo l’archiviazione nel 2021 per mancanza di prove. La famiglia di Romina chiede ancora oggi che venga fatta luce su un mistero che ha sconvolto un’intera comunità, ma è difficile riuscire a scovare la verità.
Un giallo che pone decine di interrogativi e dettagli che ancora oggi non sono stati chiariti. Chi ha ucciso la povera Romina? Nel 2014 è morta anche la mamma, Grazia Gallo, mentre il papà Gennaro è stato irreperibile per diverso tempo. A portare avanti le ricerca della verità, lo zio Ciro. Dal 2012 è stata eretta una lapide commemorativa nel bosco di Carditello, a San Tammaro, nel luogo del delitto.