Ormai sono annoiata dai soliti classici piatti che ogni anno si servono per la Vigilia e 25 dicembre: quest’anno, ho in programma qualcosa di nuovo.
Per la Vigilia di Natale, ho in programma di portare in tavola sapori diversi dal solito. Sia io che i miei commensali ci siamo annoiati dei soliti gusti. Le tradizioni vanno rispettate, ma integrarle con dei bocconi dall’aspetto e dal sapore innovativo, non può che aumentare la soddisfazione dei commensali.

Questo 2025, avrò degli ospiti a cena per la sera del 24 dicembre e insieme aspetteremo la mezzanotte per gli auguri e lo scambio dei regali. Voglio che l’attesa sia piacevole non solamente per la compagnia, gli addobbi, le musiche e i giochi in cui saremo coinvolti: la cena stessa dovrà essere memorabile.
Vigilia di Natale, quest’anno porto in tavola un po’ di innovazione
Come vuole la tradizione, il giorno precedente al Natale, si portano in tavola pietanze a base di pesce o comunque prive di carne. Principalmente, questa usanza ha radici nella storia e nei precetti della Chiesa Cattolica.

La Vigilia di Natale, secondo la tradizione cristiana, è da considerare un giorno di penitenza in attesa della nascita del Cristo. Come per gli altri giorni di penitenza, la Chiesa prevede l’astinenza dalla carne, considerata un cibo ricco e festivo. Si tratta di un segno di rispetto, di devozione e di digiuno.
Ecco che, dovendo tener fuori la carne dal menù, i piatti di pesce diventano protagonisti della cena, accompagnati da contorni di verdure, legumi ecc. L’idea che ho scelto per la mia Vigilia in questo Natale 2025, è qualcosa di adatto anche ai miei ospiti vegetariani. Non c’è carne né pesce: ho fatto le cose in modo del tutto alternativo!
La mia pasta per la Vigilia di Natale: un pesto alternativo
Il primo step sta nel reperire tutti gli ingredienti di cui abbiamo bisogno. Scriviamo sulla lista della spesa: 250 g di pasta integrale (rigatoni e mezze maniche andranno benissimo, perché consentono al condimento di penetrare all’interno, per un’esperienza saporita che si mantiene ad ogni boccone); 2 peperoni; 80 g di pomodori secchi sott’olio; 30 g di mandorle; 50 g di parmigiano; basilico q.b.; 80 g di robiola; sale e olio q.b.

In quanto al procedimento, i passaggi sono i seguenti: per prima cosa, disponiamo i peperoni su una teglia e bagniamoli con un giro di olio. Cuociamoli in forno a 200°C per circa venti minuti di tempo. Subito dopo, mettiamoli in un sacchetto per alimenti e vedremo che in pochi minuti la pelle si toglierà con facilità.
Frulliamoli insieme ai pomodori secchi, le mandorle, il basilico, il parmigiano e la robiola. Dovremo ottenere una crema liscia. Se il risultato è troppo secco, aggiungiamo poca acqua. Nel frattempo, mettiamo a cuocere la pasta integrale in acqua bollente.
E’ un pesto ma non è verde: la mia idea per il 24 dicembre
Scoliamo la pasta quando sarà cotta e condiamola con la crema di peperoni e pomodori secchi. Ecco che avremo ottenuto un pesto alternativo per un piatto che rompe gli schemi.





