Immancabile il panettone in casa quando si avvicina il Natale. Ma il mio ha una marcia in più… e i commensali sanno perché.
E’ evidente la differenza tra un panettone industriale e un panettone realmente artigianale. Quando si avvicinano le feste di Natale, i dolci tradizionali sono immancabili a tavola: portano il buon umore, la gioia e la volontà di trascorrere del tempo spensierato insieme a chi si ama.
Questo è uno dei poteri delle feste e delle loro tradizioni: riuscire a riunire le persone attorno ad un banchetto succulento con l’unico pensiero di star bene in compagnia. ll panettone è un appuntamento fisso a partire da novembre di ogni anno. Ma questa volta, ho aggiunto un tocco speciale all’usanza di mangiarlo.
Al supermercato, i panettoni sono esposti già da diverse settimane. Alcune offerte invitano ad acquistarli e fare scorta con largo anticipo, ma non siamo lontani da un prezzo medio di 20€ (a meno che non scegliamo panettoni Eurospin). Chiaramente, nel caso in cui optassimo per prestigiosi prodotti artigianali, la cui qualità è imparagonabile alle versioni più industriali, il costo sale notevolmente.
Ecco perché quest’anno ho deciso di fare una sorpresa ai miei commensali e far assaggiare loro un panettone autentico, pieno d’amore e d’impegno, di voglia di condivisione e spirito del Natale. Ho scelto di prepararlo con le mie stesse mani e non me ne sono affatto pentita.
Nonostante la ricetta del panettone possa a primo impatto sembrare particolarmente complessa, vi svelerò come seguendo i passaggi, sarà possibile ottenere un risultato genuino e gustoso da dividere con il resto della famiglia.
Ho seguito nientemeno che le istruzioni date da Fulvio Marino a “E’ sempre mezzogiorno” e ho ottenuto un panettone davvero artigianale che fa invidia a tutte le versioni industriali del supermercato. Il panettiere piemontese già da diverse settimane mi stava facendo incuriosire, con le sue ricette per le feste. Questa del panettone valdostano le supera tutte!
Reperiamo gli ingredienti per iniziare: 1 kg di farina 0; 20 g di lievito di birra fresco; 350 g di latte; 180 g di zucchero; 280 g di uova; 40 g di scorze d’agrumi candite; 120 g di uvetta; rum q.b.; 20 g di sale; 80 g di burro; 100 g di panna; 1 uovo per spennellare e zucchero a velo da spolverare alla fine.
Seguiamo ora il procedimento, proprio come da sue istruzioni: in una ciotola, mettiamo la farina 0 (forte), le uova sbattute, buona parte del latte e mescoliamo il tutto. Aggiungiamo il lievito sbriciolato, ancora poco latte e con le mani lavoriamo il composto. Uniamo il sale, lo zucchero, la parte restante del latte e impastiamo per 10 minuti. Dopodiché, inseriamo il burro morbido tagliato a pezzetti poco per volta e lavoriamo man mano.
Allarghiamo l’impasto e inseriamo anche uvetta e canditi d’arancia a dadini. Amalgamiamo bene per inglobarli, poi copriamo la ciotola e lasciamo lievitare per 3 ore a temperatura ambiente. Arrotondiamolo e lisciamolo, inseriamolo in uno stampo di carta o alluminio per panettone da 20 cm di diametro. Copriamolo e teniamolo a lievitare al caldo (a circa 35°) finché arriverà ai bordi dello stampo (ci vorrà circa 1 ora di tempo).
Spennelliamo la superficie con l’uovo sbattuto, incidiamola con un coltellino, cuociamo in forno caldo e statico a 180° per 60 minuti. Ecco che sarà pronto per essere servito con una spolverata finale di zucchero a velo (se piace).