Pensioni, novità 2026: la lista completa di chi potrà richiedere l’assegno dal nuovo anno

Novità per quanto riguarda le pensioni 2026: chi sono le persone che potranno uscire dal lavoro e quali sono i requisiti necessari.

Chi può andare in pensione nel 2026? Sono tanti i lavoratori in attesa di uscire dal mondo del lavoro per godersi la meritata pensione, ma ovviamente bisogna che rispettino determinati requisiti. Alla luce della nuova Legge di Bilancio, questi requisiti hanno subito degli aggiornamenti, non ci sono grandi stravolgimenti, ma alcuni punti destano maggiore attenzione.

Calcoli per poter andare in pensione
Coppia che sta per andare in pensione – Malaspinahotel.it

Tra pensione di vecchiaia e pensione anticipata troviamo alcune modifiche, ma visto che il testo della Manovra non è ancora definitivo, si prospettano possibili ritocchi nelle prossime settimane e proprio in merito alla pensione anticipata, come ad esempio l’Opzione Donna o la Quota 103, due misure che prevedono uno scivolo diverso rispetto alla pensione di vecchiaia.

Pensioni 2026, quali sono le novità che ci aspettano e chi potrà dire addio al lavoro

Se nel 2027 assisteremo all’adeguamento dell’età pensionabile, già annunciato dal Governo in base alla speranza di vita, e che prevede qualche settimana di ritardo sul pensionamento, il 2026 resta un anno transitorio, dove si possono notare alcune piccole modifiche rispetto al passato. Rispetto ai 64,8 anni degli anni passati, l’età media effettiva dell’uscita sale a 65 anni.

Confermati i 67 anni di età e 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia, dunque, nel 2026 potranno andare in pensione tutti i lavoratori nati nel 1959. Tuttavia, per chi non ha versato contributi prima del 1996, rimane il vincolo che l’importo maturato non sia inferiore a quello dell’Assegno sociale. Chi svolge mansioni pesanti, invece, può uscire a 66 anni e 7 mesi, con 30 anni di contributi.

Pensionato che ha lasciato da poco il lavoro
Persona si riposa con la pensione – Malaspinahotel.it

Dunque, i lavoratori che il prossimo anno potranno andare in pensione sono i nati entro il maggio 1959. Dal 2027, invece, anche per loro scatterà il requisito dei 67 anni effettivi. Per la pensione contributiva, la soglia più elevata resta quella dell’uscita a 71 anni, accessibile per chi ha almeno 5 anni di contributi, maturati dal 1996 in poi. Questa pensione riguarda i lavoratori con carriera instabile e frammentata.

Pensionamento nel 2026: le alternative per i lavoratori e i requisiti necessari

Secondo la regola della pensione di vecchiaia contributiva, andranno in pensione in nati ne 1955, mentre per la pensione anticipata di invalidità troviamo i lavoratori dipendenti con l’80% di disabilità accertata e 20 anni di contribuzione. Per gli uomini, la pensione anticipata di invalidità scatta per i nati nel 1965, quindi per coloro che compiranno 61 anni, per le donne scatta per la classe 1970, quindi al compimento dei 56 anni.

La pensione anticipata comune, invece, si può richiedere con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, con 41 anni e 10 mesi per le donne, parliamo dei lavoratori che hanno iniziato la carriera nel 1983 e nel 1984. La pensione anticipata contributiva si può richiedere a 64 anni nel 2026, ma con l’assegno che vale almeno tre volte quello dell’Assegno sociale, e con 25 anni di contributi successivi al 1996.

Uomo controlla denaro in tasca
Lavoratore controlla quanti soldi ha nel portafogli – Malaspinahotel.it

Potranno sfruttare questa opzione, se aventi i requisiti, i nati nel 1962. La Quota 41, invece, prevede 41 anni di contributi e almeno un anno di lavoro prima di aver compiuto 19 anni di età e con il primo versamento prima del 1985, e che appartiene a categorie specifiche, come caregiver, lavoratori con mansioni pesanti, invalidi con almeno il 71% di invalidità.

E poi c’è l’isopensione, che consente un’uscita 7 anni prima, a 60 anni, e che è destinata per i lavoratori di alcune società, disposte ad assumersi il carico dell’anticipo, mentre l’Ape Sociale rimane anche nel 2026 la principale forma di pensione anticipata, destinata a coloro che compiranno 63 anni e 5 mesi di età e con almeno 30 anni di contributi.

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