Un vero colpo di fusto, il baccalà preparato in questo modo. Non penso di averlo mai mangiato così strepitoso.
Un vassoio di questa ricetta e come per magia scompaiono tutti i pensieri negativi. Non trovo nulla di più buono del baccalà “misto” delle Feste. Scenografico al punto giusto, morbido dentro e croccante fuori, caldo e profumato, ogni assaggio è una vera coccola.

Tra le ricette di mare casalinghe, questa è una vera chicca. Può fare a gara contro grandi classici e dargli filo da torcere. Tra gli aspetti positivi, c’è il fatto che senza dubbio conquista grandi e piccoli di casa, quindi è sempre la scelta giusta, per qualsiasi occasione.
Baccalà “misto” delle Feste: un vassoio di questa ricetta e il successo è garantito
Come vuole la tradizione, la sera della Vigilia di Natale, con la mia famiglia mangeremo pietanze a base di pesce. Per non correre all’ultimo minuto tra corsie dei supermercati e idee da cercare, ho già buttato giù una lista dei piatti di mare più buoni da preparare in casa.

Ho già le idee chiare per degli antipasti originali e sfiziosi, seguiti da succulenti e saporiti cannelloni in una veste del tutto nuova. Quando è arrivato il momento di scegliere il secondo piatto, non ho avuto dubbi: il baccalà “misto” non ha rivali, sotto le Feste.
Ma perché lo definiamo “misto”? Ebbene, il pezzo forte di questa ricetta è l’incontro tra il baccalà in umido e quello in tempera. Da una parte la morbidezza, la coccola, la sofficità della carne, dall’altra lo sfizio, la golosità, la croccantezza: un connubio da perderci la testa. Il tutto accompagnato da una salsina tenue nella quale avvolgere ciascun boccone, per un’esperienza culinaria al completo.
Questo baccalà è la fine del mondo: finché non lo si prova, non si può capire
Per la parte in tempura, avremo bisogno di: 1 kg di baccalà dissalato, 450 g di farina di riso, olio di arachide e acqua gassata ghiacciata. Il procedimento è corto e semplice: teniamo in ammollo il baccalà per circa un’ora, poi togliamo la pelle e tagliamolo a cubetti di 2 o 3 cm. In una ciotola, versiamo la farina di riso e l’acqua gassata ghiacciata, mescoliamo per bene e otteniamo una pastella molto densa.

In una padella, portiamo l’olio a 170°, intingiamo i cubetti di baccalà prima nella pastella, poi nel liquido bollente. Dopo 5 minuti, scoliamoli su carta assorbente. Per la parte in umido, invece, reperiamo: 1,5 kg di baccalà già ammollato, 200 g di cipolle, 2 spicchi d’aglio, 40 g di concentrato di pomodoro, 150 g di vino bianco, 200 g di acqua, 70 g di olio EVO, sale e pepe q.b.
Iniziamo eliminando pelle e lische dal pesce, poi tagliamo anche questo a cubetti. Tritiamo aglio e cipolle e lasciamoli soffriggere per 10 minuti in olio caldo. Uniamo il baccalà e sfumiamo con il vino bianco. Sciogliamo nell’acqua il concentrato di pomodoro e aggiungiamolo al pesce, aggiustiamo di sale e pepe e lasciamo cuocere a fiamma bassa con coperchio abbassato per un paio d’ore.
Per fare un figurone a tavola la sera della Vigilia, basta preparare questa combo di baccalà
Per la salsina d’accompagnamento, invece, abbiamo bisogno di: 100 g di cavolfiore già bollito, 30 ml di brodo vegetale, 40 ml di olio EVO, 1 cucchiaino di senape, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di pepe, succo di limone. Ci basterà frullare insieme tutti gli ingredienti per ottenere una salsa dalla consistenza simile a quella della maionese da lasciare in frigo a raffreddare per almeno un’ora, prima di servirla.





