Brodo per tortellini, c’è un segreto per farlo uguale a quello della nonna: ti svelo il procedimento da seguire
Se c’è una preparazione culinaria che non ho mai saputo cucinare come avrei voluto, quella è senza ombra di dubbio il brodo. Mi sarebbe sempre piaciuto prepararlo come lo faceva mia nonna, saporito e gustoso, e tuffarci dentro una quantità esorbitante di tortellini.
Poi un giorno mi sono ‘impuntata’ e ho deciso: avrei dovuto esercitarmi a preparare il bollito – comunemente detto ‘lesso’ – proprio come usava fare mia nonna in vista delle feste. D’altra parte a casa mia, per Natale, non si mangia che quello. Alla fine, dopo prove e prove, ho ottenuto un risultato che mi ha finalmente soddisfatta. Come sono riuscita a cucinare un brodo squisito? Te lo svelo.
Il primo passo per preparare un bollito perfetto è scegliere correttamente carni e aromi. Partiamo da circa 500 g di polpa di manzo, mezzo cappone e 400 g di biancostato. Se desiderassi una variante più leggera o comunque meno saporita, il consiglio è di sostituire il cappone con mezza gallina o pollo. Quanto agli aromi, non devono mancare carota, un gambo di sedano, una cipolla, una foglia di alloro, uno spicchio d’aglio e del prezzemolo fresco.
Andando al procedimento, partiamo col sistemare le nostre carni in una pentola e col ricoprirle con acqua fredda, che deve superare gli ingredienti di qualche centimetro. Accendiamo il fuoco medio e attendiamo il bollore. Quando in superficie compare la schiuma scura, con una schiumarola filtriamo le impurità finché il liquido non risulta ‘pulito’. A questo punto facciamo sobbollire dolcemente per almeno un paio d’ore.
Una volta completata la cottura, le carni vanno tolte e tenute in caldo con un po’ del loro brodo, così da evitare che si asciughino. Per quanto concerne il brodo, quest’ultimo andrà filtrato e fatto raffreddare. Tenerlo una notte in frigo, infatti, permette al grasso di solidificarsi in superficie. In questo modo potrai eliminarlo più facilmente per ottenere un risultato più leggero.
A questo punto poniamoci una delle domande più importanti: come si serve il bollito? Sicuramente fumante, tagliato a fette spesse e accompagnato dall’immancabile salsa verde, dal purè e, se possibile, anche dalla mostarda. Testa il procedimento con le tue stesse mani e dimmi cosa ne pensi, ma soprattutto quale sarà la reazione dei commensali. Io, dal canto mio, so solamente una cosa: da quando ho imparato a cucinarlo, l’aria di Natale la respiro proprio come una volta, quando a servire il bollito era la mia adorata nonna.