La data di scadenza per la seconda rata dell’IMU era fissata al 16 dicembre 2025. Cosa succede se non si ha fatto il versamento?
Per dimenticanza o per indisponibilità, può accadere che non sia stata pagata la seconda rata dell’IMU. Cosa comporta, il mancato saldo dell’importo dovuto per l’imposta? Vediamo come agire in caso di ritardo e cosa si rischia.

Ogni anno, nella stessa data, ricade la scadenza per il versamento dell’IMU. Chi non riesce ad adempiere a questo obbligo, rischia delle conseguenze importanti? Chiaramente, pagamenti in ritardo comportano l’applicazione di sanzioni e interessi.
Ritardo nel pagamento dell’IMU: cosa comporta
Per chi non ha pagato l’IMU entro il 16 dicembre, era stata data la possibilità di pagarlo senza implicazioni anche nel corso della giornata successiva. Tuttavia, già a partire da oggi, è necessario ricalcolare il modello F24 per inserire anche sanzioni e interessi con i relativi codici tributo.

Ricordiamo che sono obbligati al versamento dell’IMU tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso. Chi non rispetta il termine ultimo per il pagamento, ha due possibilità: versare l’importo dovuto approfittando del ravvedimento operoso per diminuire la mora oppure attendere che arrivi da parte del Comune la richiesta di pagamento. In questo caso vedremo applicati sanzioni e interessi senza sconti, ma è possibile fare domanda per la rateizzazione del totale.
Per quanto riguarda il ravvedimento operoso, esso funziona come negli altri casi. Il principio resta sempre lo stesso: prima si paga, più bassi saranno interessi e sanzioni. Ad esempio, se il pagamento avviene entro 14 giorni, la sanzione sarà pari a 1/10 del minimo, 0,1% per ogni giorno di ritardo; se avviene dal 15° al 30° giorno, sarà pari a 1,5% per ogni giorno di ritardo.
Mancato saldo dell’IMU: come comportarsi e cosa ci si deve aspettare
Dal 31° al 90° giorno, l’importo sarà pari all’1,67%, il quale diventerà 3,75% dal 91° giorno ma restando entro l’anno in cui è stata commessa la violazione. La percentuale salirà a 4,29% l’anno successivo, diventando 5% se si oltrepassano i termini previsti per le scadenze della successiva imposta, fino a 1/5 del minimo una volta arrivata la contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Sostanzialmente, in caso di ritardi nel pagamento dell’IMU, è consigliato provvedere almeno entro 90 giorni dalla scadenza, altrimenti l’importo delle sanzioni avrà un impatto considerevole sul totale finale. In quanto agli interessi, invece, saranno calcolati sempre in base al numero di giorni trascorsi dalla data di scadenza.
Per pagare l’IMU, si può procedere tramite modello F24, bollettino postale o online con il sistema PagoPA. Alternativamente, si può procedere attraverso il proprio intermediario abilitato di fiducia, come un commercialista o un consulente fiscale.
Saldare IMU non pagata: quando è importante farlo
E’ importante, in fase di pagamento, inserire l’importo della rata più i codici tributo e l’ammontare di interessi e sanzioni, barrando “ravvedimento operoso” nell’apposita casella.





