Bonus Renzi, ci sarà ancora nel 2026: come essere certi di riceverlo

Sorgono nuovi dubbi in merito all’erogazione del Bonus Renzi nel 2026: i cambiamenti previsti lasciano intendere pessime notizie.

Per il 2025, abbiamo visto ancora l’erogazione del Bonus Renzi in busta paga. Ma come viene calcolato, chi è costretto a restituirlo e, soprattutto, è previsto ancora per il prossimo anno? Alcune novità che interessano anche i lavoratori dipendenti, spaventano chi ad oggi conta sulla maggiorazione.

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Trattamento integrativo, lo vediamo anche nel 2026? (Malaspinahotel.it)

Precisamente “ex Bonus Renzi“, si tratta di un’agevolazione economica di 100 euro riconosciuta in busta paga, la quale sostituisce la precedente di 80 euro. A stabilire se si ha diritto o meno al beneficio è il reddito lordo annuo del lavoratore.

100 euro in busta paga: l’ex Bonus Renzi ci sarà anche nel 2026?

Di certo, nel 2026 faranno la differenza gli aumenti delle detrazioni da lavoro dipendente, come stabilito dalla Legge di Bilancio. Quest’anno non ha fatto che rendere strutturale quanto già introdotto con la Legge di Bilancio del 2024: l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef e i relativi scaglioni nonché i cambiamenti delle detrazioni. La cosiddetta no tax area dal 2024 ha iniziato ad equivalere a quella dei pensionati, pertanto le detrazioni di tutti i lavoratori dipendenti sono aumentate da 1880 euro a 1955 euro.

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Ex Bonus Renzi, in busta paga anche nel 2026? (Malaspinahotel.it)

A catena, questo aumento comporta cambiamenti per quanto riguarda l’imposta lorda dovuta e il rischio di non poter usufruire dell’erogazione del trattamento integrativo, col rischio di doverlo restituire tutto in dichiarazione dei redditi.

Innegabilmente, il passaggio da quattro aliquote a tre con relativi scaglioni ha cambiato la curva delle detrazioni e le conseguenze sono state percepite dai lavoratori dipendenti in busta paga. Ecco perché, di pari passo all’aumento delle detrazioni, il Bonus Renzi ha rappresentato una delle voci preferite della busta paga.

Bonus Renzi in busta paga: confermato anche per il 2026?

Il trattamento integrativo, quando introdotto nel 2020, era destinato ai lavoratori con fascia di reddito tra 8.174 e 40 mila euro. Fino al 2021, fu erogato come credito Irpef in busta paga (circa 100 euro al mese) per redditi fino a 28 mila euro o come detrazione per redditi fino a 40 mila euro.

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A chi spetterà il Bonus Renzi nel 2026 (Malaspinahotel.it)

Più nello specifico, per detrazione si intendono 80 euro circa al mese per redditi da lavoro dipendente tra i 28.001 euro fino a 35 mila, cifra che scende a zero per i redditi da 35.001 fino a 40 mila euro. La manovra finanziaria del 2022 cambiò le carte in tavola e il passaggio da cinque a quattro scaglioni Irpef ha inglobato il bonus Renzi nella nuova curva delle detrazioni, ma non l’ha fatto scomparire del tutto.

Nel 2022, hanno continuato a percepirlo i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28 mila euro. Nel 2023, invece, cambiamenti radicali hanno imposto l’erogazione del Bonus Renzi solo per redditi fino a 15 mila euro, mentre per i redditi compresi tra 15 mila e 28 mila euro, era previsto solo qualora le detrazioni spettanti superavano le imposte dovute.

Trattamento integrativo, cosa dobbiamo aspettarci per l’anno prossimo

Dal 2024, è stato cambiato il metodo di calcolo per i beneficiari: con detrazioni da 1.995 euro, la no tax area è fissata a 8.500 euro, ma il Bonus Renzi spetta a chi ha un’imposta lorda superiore alla detrazione da lavoro spettante. Questo ha tagliato fuori coloro che nel 2023 percepivano in bonus con reddito tra 8.174 e 8.500 euro. Anche nel 2025, la stessa situazione è stata riconfermata e sembrerebbe essere prevista con le stesse modalità per il 2026. Continueranno a ricevere il trattamento integrativo i redditi compresi tra 15 mila e 28 mila euro, solo se l’importo di determinate detrazioni è superiore all’Irpef dovuta.

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