Dal 1 gennaio scatterà automaticamente l’incremento sul prezzo di carburante e tabacchi: quanto andremo a spendere di più?
Dal 1 gennaio scatteranno i primi aumenti decisi dal Governo, è stangata su tabacchi e carburante, e così il nuovo anno inizia col botto, con una stangata che andrà a colpire milioni di cittadini. Gli aumenti decisi nella Manovra andranno a recuperare il taglio previsto invece sulla tasse e sulla ripartizione della rottamazione quinquies.

Tra qualche giorno gli italiani dovranno pagare di più per l’acquisto di tabacco, quindi sigari, sigarette, tabacco sfuso, e per il rifornimento di gasolio. Invece, non sono stati toccati i prezzi della benzina e del GPL. Ma scopriamo i dettagli degli aumenti previsti nella Legge di Bilancio 2026, a iniziare dall’aumento sul prezzo delle sigarette, già annunciato da tempo.
Aumento sulle sigarette annunciato da tempo: il programma di incrementi per i prossimi tre anni
L’aumento sul prezzo del tabacco era stato annunciato già da mesi, per un programma preciso che farà lievitare il prezzo delle sigarette per i prossimi tre anni. Dal 1 gennaio i primi aumenti, a causa del ritocco delle accise, che passeranno da 29,50 euro ogni mille sigarette a 32 euro. Per poi passare a 35,50 nel 2027 e a 38,50 euro nel 2028. Entro il 2030 le sigarette si avvicineranno ai 10 euro a pacchetto.
Nel 2026 il ritocco sarà di 15 centesimi, per poi passare a 25 centesimi nel 2027 e a 40 centesimi nel 2028. Per un fumatore medio, secondo le stime, il rincaro sarà di 146 euro l’anno entro il 2028. Ma con l’anno nuovo è previsto anche l’aumento sul diesel, sempre per via del ritocco delle accise sul carburante. Le accise del gasolio saranno allineate alle accise della benzina, passando a 4,05 centesimi al litro.

Se il prezzo della benzina diminuirà, il gasolio subirà un aumento, per un pieno che costerà oltre 2 euro in più per i veicoli alimentati a gasolio e 2 euro in meno per le auto a benzina. L’aggravio annuale, per un’automobilista alla guida di una vettura diesel, sarà di 105 euro circa. In Italia, il parco auto alimentato a gasolio è il 40,9%, una percentuale ancora elevatissima.
Gli aumenti del nuovo anno, a essere maggiormente tassati diesel e sigarette
Se per anni il gasolio ha potuto godere di un’aliquota agevolata rispetto alla benzina, adesso, con il riallineamento delle accise sul carburante, il gasolio ha raggiunto il prezzo della benzina. L’incremento sulle accise del tabacco, invece, alimenta polemiche.

La manovra dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa un miliardo di euro, ma si teme che entro il 2030, quando le sigarette arriveranno a costare 10 euro a pacchetto, darebbero vita a un maggiore rischio di contrabbando, come sta avvenendo in altri paesi dove sono stati applicati rincari netti, come ad esempio in Francia. Ad aumentare saranno tutti i tibi di tabacco, anche quello riscaldato e le bustine di nicotina, le quali subiranno maggiori restrizioni.





