Pagamento in monete, stai attenzione a quanto vuoi spendere: sai qual è il limite? Quasi nessuno conosce la risposta
Ogni giorno, effettuiamo una serie di azioni meccaniche a cui non diamo troppo peso: pagare al supermercato o al negozio di paese, ad esempio, è sicuramente un qualcosa che facciamo senza pensarci.
In realtà, anche per i pagamenti ci sarebbero alcune regole da tenere a mente per non rischiare di commettere pesanti errori. In alcuni casi, decidiamo di pagare anche grosse somme con le nostre monete: ma ci sono dei limiti in questo caso? Si può pagare un acquisto completamente con monete meccaniche o il negoziante può rifiutare?
Da quando è entrato in vigore l’euro, spesso e volentieri ci ritroviamo con le tasche cariche di spiccioli e di centesimi. Molti italiani hanno cominciato ad accantonare monete in un salvadanaio per avere dopo qualche mese un tesoretto importante da poter investire. Esiste una normativa che regola il pagamento con le monete? Un cassiere, anche se potrebbe fare delle storie o infuriarsi, deve accettare qualsiasi pagamento con le monete. Anche se usate spiccioli di poco valore, siete tenuti tranquillamente ad usarli per i vostri acquisti. Negli uffici postali pretendono invece dei rotolini con pezzi di ogni taglio di moneta: per questo motivo, prima di cambiarli lì, vi consigliamo di dividerli alla perfezione. Anche in Italia, non ci sono regole che impediscono il pagamento con tante monete. C’è però una regola molto importante che pone dei limiti importanti: scopriamoli subito insieme.
Come anticipato poco fa, non esiste una norma italiana che regola questo aspetto. Bisogna quindi prendere in considerazione una norma europea: per l’articolo 11 del Regolamento CE 974/1988, ad eccezione dell’autorità emittente e delle persone specificamente designate dalla normativa nazionale dello Stato membro emittente, nessuno è obbligato ad accettare più di 50 monete metalliche in un singolo pagamento.
Se ad esempio state facendo acquisti e pagate 51 euro con 51 monete da un euro, il cassiere potrebbe in queto caso appellarsi all’articolo 11 del Regolamento CE 974/1988. Attenzione però: nella stragrande maggioranza dei casi, l’esercizio commerciale avrà sicuramente bisogno di spiccioli e potrebbe quindi accettarlo tranquillamente. Anche un istituto di credito potrebbe tranquillamente non imporre limiti al cambio o al versamento.
L’accettare o meno più di 50 monete sta nella volontà di chi riceve questi tagli di soldi: il limite imposto è quindi sul numero di monete utilizzate. Se avete tante monete, potete andare nelle apposite macchinette cambia soldi che erogano poi dei voucher da spendere direttamente alle casse. Stando a quanto si apprende, ce ne sono 200 sparse in tutta Italia prodotte da Coinstar: in alcuni casi, tuttavia, potrebbero esserci commissioni molto alte che sfiorano il 10%.
Conoscere queste norme è quindi importante e può evitarvi problematiche in casa: spesso e volentieri, tuttavia, domina il buon senso a seconda delle situazioni. Presentarsi con tantissimi dieci centesimi e pretendere pagamenti di ingenti somme di denaro potrebbe essere un qualcosa di poco entusiasmante..